Di Chiara Papaccio
Carini loro!, Foto Sony Music
Non se n'erano mai era veramente andati: giacevano in animazione sospesa nelle loro cripte. Di solito distribuite in maniera democratica tra Giappone e Corea, dove impazzano come al solito (ma aprire una parentesi sul frettolosamente definito J-Pop ci porterebbe troppo lontano, anche come discussione. Torniamo in Occidente, va'). Un incantesimo (X-Factor) li ha risvegliati, e così è successo: il 2012 è stato l'anno del ritorno delle boy-band.
Un tempo erano creatura di una persona sola (Louis Walsh come Mary Shelley: assemblatore di personalità e tipi fisici à la dottor Frankenstein) ma per adattarsi ai furibondi tempi moderni i nuovi combo-pop si sono piegati alle regole dei talent show: da lì provengono gli One Direction, da lì gli Union J, famosi prima ancora di avere trovato un contratto discografico (puntualmente arrivato, nel frattempo), anche gli emergentissimi Emblem 3 hanno quel percorso. Per assurdo i poveri Wanted, oggi messi mediaticamente contro gli 1D, sono "normali" e partono da più lontano, con un debutto pubblicato nel 2010 e passato abbastanza inosservato, proprio perché le boyband quell'anno non erano considerate così interessanti.
E invece. Complice un'aggressione a tappeto di tutti i mezzi di comunicazione disponibili e una socializzazione coatta (come su Twitter, dove ogni giorno almeno un trending topic ha a che fare con gli One Direction e i loro fotogenicissimi componenti), le boyband hanno fatto sfracelli quest'anno, in classifica e fuori. Non si muove foglia che loro non vogliano, e anche se i vostri generi di riferimento sono da tutt'altra parte è difficile che vi siano sfuggiti: anche un inveterato rock 'n' roller come Mick Jagger è più o meno costretto a farci i conti. Insomma: conosci il tuo nemico.
Anche perché la nuova esplosione ha messo strane idee in testa alle boyband ormai manband, e quindi il nemico in questione si moltiplica: i Take That avevano già messo in piede nell'agone nel 2010, ma fra un impegno e l'altro di Robbie Williams e Gary Barlow (giudice uscente, guardacaso, proprio a X Factor) potrebbero riaffacciarsi anche nel 2013. Lo stesso hanno fatto, dall'altra parte dell'Atlantico, i Backstreet Boys, con nuovo album fuori fra qualche mese e freschi di tour congiunto con gli altri ex manzi dei New Kids on the Block: genialmente, si chiamavano NKOTBSB. Gli 'N Sync? Justin Timberlake ha troppo da fare come imprenditore, attore e solista per interessarsi a un ritorno di fiamma con la propria formazione d'origine. Possiamo dire che attendono, saggiamente, gli eventi? Diciamolo, anche se fosse una pietosa menzogna. Che invece è vera nel caso delle frementi etichette discografiche che in queste settimane devono decidere: nel 2013 c'è spazio di manovra per altre boyband del ventunesimo secolo? O la scena è già satura ed è meglio tenere solo quelle che spadroneggiano già? Ovviamente noi speriamo nella seconda ipotesi…
One Direction